DISTURBI DELL’INFANZIA

La classificazione psicopatologica adulta ha raggiunto risultati soddisfacenti e condivisi, mentre nell’ambito delle psicopatologia dello sviluppo diventa tutto molto complicato a causa di vari fattori. Innanzi tutto molti comportamenti disfunzionali del bambino sono da inquadrare nella relazione con il caregiver. Inoltre le difficoltà linguistiche del bambino piccolo impediscono la comunicazione del disagio, rilevabile solo attraverso i comportamenti, e in ultimo l’infanzia prevede fasi dove un determinato comportamento ha uno specifico significato evolutivo, come la paura dell’estraneo, mentre in un’altra fase assumerebbe un significato psicopatologico.

Oggi sono frequenti i disturbi dello spettro autistico, caratterizzati da un deficit della comunicazione, della socializzazione e della immaginazione. Sono numerosi gli studi in questo campo. Il programma TEACCH ha come fine lo sviluppo del miglior grado possibile di autonomia nella vita personale, sociale e lavorativa, attraverso strategie educative che potenzino le capacità della persona autistica. I genitori vengono anche coinvolti nel programma di trattamento con il ruolo di partner dei professionisti.

Altra categoria di disturbi dell’infanzia è rappresentata dai Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), che coinvolgono le abilità di lettura, scrittura e calcolo e dai Disturbi del Neurosviluppo come l’ADHD, caratterizzato da livelli di disattenzione e di iperattività tali da compromettere lo sviluppo sociale e scolastico.

AREE DI INTERVENTO

Disturbi Specifici dell’Apprendimento
Deficit dell’Attenzione / Iperattività
Disturbi dello Spettro Autistico
“Voi mi dite: siamo stanchi di stare con i bambini. Avete ragione. E dite ancora: perché dobbiamo abbassarci al loro livello. Abbassarci, chinarci, piegarci, raggomitolarci. Vi sbagliate, non questo ci affatica, ma il doverci arrampicare fino ai loro sentimenti. Arrampicarci, allungarci, alzarci in punta di piedi, innalzarci. Per non ferirli.”
Janusz Korczak
TEACCH
DSA

Trattamento dello Spettro Autistico attraverso l'approccio TEACCH

Il Programma TEACCH (Treatment and Education of Autistic and Communication Handicaped Children) non è un metodo di intervento, ma un programma che implica l’organizzazione dei servizi per persone con diagnosi dello spettro autistico e prevede una presa in carico globale di tutti gli ambienti di vita.

Scopo del programma educativo TEACCH è quello di favorire lo sviluppo dell’individuo, la sua integrazione sociale e soprattutto l’autonomia, tenendo conto dei deficit specifici che il disturbo dello spettro autistico comporta. Il fine ultimo del programma educativo TEACCH è l’accrescimento del miglior grado possibile di autonomia nella vita personale, sociale e lavorativa, attraverso strategie educative che potenzino le capacità delle persone con diagnosi dello spettro autistico.

L’obiettivo del programma educativo TEACCH è quello di assicurare, per quanto possibile, che nell’età adulta la persona con diagnosi dello spettro autistico possa vivere con gli altri membri della società in un contesto meno segregante possibile e che possa gestire al meglio la propria vita quotidiana.

Elemento distintivo del programma educativo TEACCH risulta essere l’esigenza di sviluppare dei programmi di generalizzazione attiva delle acquisizioni, ossia estendere le competenze acquisite all’ambiente familiare e in altre situazioni e contesti legati alla vita della persona con diagnosi dello spettro autistico

Naturalmente data la variabilità estrema della sintomatologia e del livello di sviluppo nell’ambito della sindrome autistica, i programmi educativi richiedono una elaborazione strettamente individuale, con continue e frequenti rivalutazioni e aggiustamenti.

Inoltre, altra caratteristica importante ed innovativa del programma TEACCH riguarda la partecipazione attiva dei genitori, nel senso che i genitori sono considerati la fonte più attendibile di informazioni sul proprio bambino e vengono quindi coinvolti nel programma di trattamento con il ruolo di partner dei professionisti. Quindi una collaborazione attiva nell’intervento da parte dei familiari per consentire la generalizzazione delle competenze acquisite e per garantire una coerenza di approccio in ogni attività di vita della persone con diagnosi dello spettro autistico. Il coinvolgimento dei familiari in qualità di partner, infatti, incide per il 50% sulle possibilità di successo del programma. 

Infine è bene sottolineare che l’approccio di tipo TEACCH, pur utilizzando tecniche comportamentali come il rinforzo, non è di tipo strettamente comportamentale: infatti piuttosto che forzare il bambino a modificare il comportamento attraverso la ripetitività e il rinforzo positivo (o negativo), si preferisce modificare l’ambiente in modo che l’apprendimento sia reso più agevole.

Punto di forza dell’approccio TEACCH è, quindi, adattare l’ambiente alla persona e presentarle progressivamente le difficoltà rispettando la persona nella sua diversità

Valutazione e tutoring dei Disturbi dell’Apprendimento Specifico (DSA)

Lo studio effettua valutazioni rispetto alle possibili diagnosi di DSA, sia privatamente che in collaborazione con l’ASL di appartenenza così come decretato dalla legge 170/2010. La valutazione avviene attraverso strumenti specifici e riconosciuti dagli enti competenti, come l’Associazione Italiana Dislessia-AID. Giunti ad una diagnosi accurata, verrà concordato con le famiglie e le strutture di riferimento (ASL e scuole) il miglior percorso da intraprendere. Il nostro studio, rispetto a ciò, offre la possibilità di avvalersi di un servizio di tutoring.

Il tutoring è un percorso di tutoraggio, assistenza e pianificazione allo studio, il mezzo attraverso il quale è possibile scoprire quali siano i punti di forza e i punti di debolezza di ciascun individuo e, sulla base di questi, costruire un metodo di studio ad hoc. In tal modo si può ovviare alle difficoltà che talvolta determinano fallimenti scolastici, scarsa autostima, allontanamento dalla scuola, sfruttando e potenziando le proprie capacità innate. L’obiettivo del tutoraggio è condurre il soggetto all’autonomia nello svolgimento dei compiti scolastici, sviluppando una maggiore autostima nell’individuo. Il tutor individua le modalità di apprendimento più idonee per il bambino/adolescente e fornisce tecniche e strategie per apprendere in maniera efficace; basa il suo intervento sulla consapevolezza delle difficoltà esperite, su tecniche cognitive, ma soprattutto metacognitive, e interviene come consulente ed anello di congiunzione tra la scuola e la famiglia, fornendo strategie di supporto. Gli obiettivi vengono concordati con la famiglia e in particolare con il bambino/adolescente; quello conclusivo e finale è di portare all’autonomia il soggetto, investendo così anche sulla “motivazione a fare”. I sotto obiettivi sono quelli di creare un metodo di studio efficace ed efficiente, riuscire ad individuare la più rapida modalità di apprendimento e velocizzare (quando necessario) l’uso degli strumenti compensativi.
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